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A Firenze il Capodanno si festeggia a Marzo
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A Firenze il Capodanno si festeggia a Marzo

Il 25 marzo a Firenze ricorre la celebrazione dell’antico Capodanno Fiorentino. La data ha una doppia valenza: oltre a coincidere con l’Annunciazione alla Vergine, è prossima all’equinozio di primavera, che vede il risveglio della vita dopo i rigori invernali. Dal settimo secolo, la Chiesa cattolica festeggia l'Annunciazione ossia il momento in cui l’Arcangelo Gabriele si manifesta alla Vergine Maria e Le comunica il volere del Signore: Ella diverrà madre del figlio di Dio.


La ricorrenza dell’Annunciazione viene fissata alla data del 25 marzo, esattamente nove mesi prima di Natale, giorno della nascita di Gesù: “L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei”.
(Vangelo di Luca, 1)

Il momento esatto in cui la Vergine accetta la volontà di Dio coincide con l’Incarnazione del Verbo. « E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. »
(Vangelo di Giovanni, I,14)
    
A Firenze e in di tutte le terre soggette al dominio della città, la data del  25 marzo, venne assunta come inizio del calendario civile; il periodo compreso tra il primo gennaio e il 24 marzo veniva pertanto computato “ab incarnatione” cioè calcolato dalla ricorrenza liturgica dell’Annunciazione. In altre città italiane ed europee, sin dal 1582, era invece già in vigore il Calendario Gregoriano in base al quale l’anno iniziava il 1° gennaio.

La ricorrenza del capodanno fissata al 25 marzo per i fiorentini durò 168 anni,  fino a quando il decreto del Granduca Francesco III di Lorena, al fine di  uniformare le registrazioni nelle scritture pubbliche  e per gli usi commerciali, in data 20 novembre 1749,  impose  l'uso del calendario gregoriano a partire dal 1° gennaio 1750. L’avvenimento fu considerato eccezionale: andava a scardinare una tradizione secolare molto cara ai fiorentini, tanto che Giovanni Lami, dettò il testo per una lapide commemorativa  (tuttora visibile) che fu posta a  memoria futura sotto la Loggia della Signoria nell’omonima Piazza.

IMP. CAES. FRANCISCUS PIUS FELIX AUG.
LOTHARINGIAE BARRI ET MAGNUS ETRURIAE DUX
BONO REIP. NATUS CUSTOS LIBERTATIS
AMPLIFICATOR PACIS CONCORDIAE VINDEX
SAECULI RESTITUTOR
HUMANAE SALUTIS EPOCHAM ANNOSQ. AB TUSCIAE
POPULIS DIVERSO INITIO COMPUTARI SOLITOS
AD OMNEM CONFUSIONEM ET DISCERNENDAE
AETATIS DIFFICULTATEM AMOLIENDAM UNA EADEMQ.
FORMA ET COMMUNIBUS AUSPICIS AB UNIVERSIS
LEGE LATA XII KL. DECEMBREIS ANNO MDCCXXXXVIIII
INCHOARI ITA IUSSIT UT NON QUEMADMODUM PRAETER
ROMANI IMPERI MOREM HACTENUS SERVATUM
FUERAT SED VERTENTE ANNO MDCCL AC DEINCEPS
IN PERPETUUM KALENDAE IANUARIAE QUAE NOVUM
ANNUM APERIUNT CETERIS GENTIBUS UNANIMI ETIAM
TUSCORUM IN CONSIGNANDIS TEMPORIBU
CONSENSIONE CELEBRARENTUR


  
La festa del Capodanno fiorentino coinvolgeva tutti gli aspetti non solo religiosi, ma anche civili della città. Nel giorno del 25 marzo, per celebrare il capodanno e la Vergine Maria, protettrice di Firenze, il clero e le magistrature cittadine si recavano in processione solenne alla basilica, recando offerte in cera; la ricorrenza era considerata giorno festivo ed anche  una gran folla, sia cittadina sia del  contado, il 25 marzo si recava alla Basilica della Santissima Annunziata per venerare l’immagine miracolosa della Vergine Annunciata.

 


Racconta la storia popolare che i Servi di Maria, fondatori della Basilica,  fecero dipingere l’affresco della loro ‘Vergine Gloriosa’ nel 1252 a un certo frate Bartolomeo, il quale mise tutta la sua bravura e la sua fede nel rappresentare la scena dell’Annunciazione. Ma il pio artista, fu preso da sgomento e sfiducia nelle sue capacità nel momento in cui si trovò a delineare il volto della Madonna. Fece diversi tentativi che lo lasciavano però sempre più insoddisfatto tanto che il poveretto quasi decise di abbandonare l’impresa, quando,  improvvisamente fu preso da  una strana sonnolenza. Al suo risveglio, il miracolo era compiuto! Narra infatti la leggenda che il volto della Vergine gli si parò davanti, prodigiosamente dipinto dagli angeli. Questa Immagine venne poi considerata miracolosa e oggetto di grande venerazione soprattutto da parte degli sposi. Quivi - affermò Michelangelo Buonarroti - non è arte di pennelli, onde sia stato fatto il volto della Vergine, ma cosa divina veramente.
 
La festa del 25 marzo in Firenze, per molti secoli, ha intrecciato motivazioni religiose e laiche insieme; da sempre, il momento laico si esprime attraverso la consueta fiera: nella bella piazza, progettata da Filippo Brunelleschi ed una delle più eleganti del XV secolo,  le bancarelle accolgono una folla curiosa spinta dalla devozione mariana e dal brio legato al ritorno della primavera.

A partire dall’anno 2000 l’Amministrazione Comunale di Firenze ha scelto di rendere omaggio ufficialmente alla festa, così come la Repubblica e il Granducato usavano fare: l’antico capodanno fiorentino viene ricordato con un corteo storico che si sviluppa nel percorso da Palazzo Vecchio alla Basilica della Santissima Annunziata. Attualmente nella volontà dell’amministrazione comunale si perseguono diversi scopi:  consolidare un momento di aggregazione per la popolazione fiorentina, valorizzare la ricca memoria di Firenze, ricordare e perpetrare nel tempo le forti radici storiche e le tradizioni della città, patrimonio di tutti.

 



 


Programma festività Capodanno Fiorentino del 2013


- ore 11.45 – Premio delle Arti “Fiorentini nel Mondo” III Edizione presso l’Accademia delle arti del Disegno in Via Orsanmichele 4. Saranno premiati Cosimo Ceccuti per le Arti Letterarie, Roberto Barni per le arti visive e Daniele Spini per le arti sonore;
 
- ore 15.30 - Il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina accompagna le Autorità Comunali alla Basilica SS. Annunziata;
 
- ore 16.15 omaggio floreale alla Cappella della Sacra effige dell’Annunziata;
 
- ore 20,30 - Concerto sinfonico al Teatro Verdi, diretto da Domenico Pierini con musiche di Rossini, Tschaikowsky, Verdi, Puccini, Strauss jr. Solista George Georgescu. Musicisti dell’orchestra del Maggio Musicale. Il ricavato del Concerto sarà devoluto in favore dell’Associazione “Core Onlus Mugello” per la campagna informativa “Due gesti per la vita”.

 

 

Autore

Marisa Cancilleri

 

 

 

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