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La Libertà dei Fiorentini
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La Libertà dei Fiorentini

Tanti inseguono miti, idee o chimere, sogni utopie spesso irraggiungibili. A Firenze invece no, si insegue spesso una Madonna che ha il volto di una venere, un sorriso splendido e una luce così radiosa da far star  bene chiunque la guardi. I suoi capelli prendono forma sulle onde argentate dell' Arno e i suoi occhi si specchiano nelle opere del Duomo e del Battistero. La sua bocca pare sorridere sempre attraverso i lungarni, posando sul Ponte Vecchio il suo sorriso, la sua anima entra e si perde in ognuno di noi. Essa ispira grandi azioni di nobile eroismo come ora e in passato. In essa si trovano le urne dei forti, e coloro che ci han fatto luce dai secoli bui. Una musa che rende nobile l'animo e manda in alto i cuori, soltanto per far si che un giorno ognuno di noi possa dire di aver forzato l'aurora.

 

Non è grandissima, ma è grandiosa e la sua dimensione calza perfetta su chiunque l'osservi. Una veste sontuosa, regale, mai pacchiana, che veste a pennello chiunque la indossi, tanti i suoi stilisti ammiratori che ogni anno cercano di ricrearne la perfezione. Tanti gli artisti di oggi e di un tempo che ne hanno carpito l'anima. Il suo nome antico si legge nei suoi prati invasi di giaggioli viola, il colore della sua anima, della sua squadra, la Fiorentina che ogni cittadino fiorentino ha nel cuore. Un leone si prostra ai suoi piedi tenendo un scudo gigliato restando a sua guardia. Fiorenza è il suo nome con cui la conosciamo, Madonna Libertà è la musa alla quale ognuno di noi in cuor suo da fiorentino vero, tutti i giorni si sveglia e vive nella sua ricerca. Si perchè Madonna Libertà ci ricorda che nessuno mai ha potuto levarcela la libertà e mai lo farà, siamo nati liberi per andare da un iris all'altro portando il nome tuo Fiorenza in tutto il mondo. E oggi tutto rivive in una giostra, un palio ad essa dedicato, a quella Madonna che si chiama Libertà, dove i Cavalieri della Repubblica Fiorentina si danno battaglia ogni anno in Santa Croce per onorarla e renderle omaggio. Quella Madonna che oggi sfila in corteo, che nel 1530 sotto il lungo assedio andava di fiorentino in fiorentino a dir di non arrendersi, tenere duro, e schernì il nemico in quella famosa partita che tutti noi ogni anno vogliamo far rivivere. Perché questo e' lo spirito e l'anima di chi vive e ama Firenze.

           
 
       
 

 

 
 
Autore

 
Nicola Biagi

 

 

 

 

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