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DONT’T MESS WITH THE BEST: THE NETFLIX DECAMERON
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DONT’T MESS WITH THE BEST: THE NETFLIX DECAMERON

I puristi grideranno al sacrilegio: anatema contro Kathleen Jordan e il suo “The Decameron “ in onda su Netflix.

La suddetta, poveretta, non poteva offendere Boccaccio perché da brava americana collaboratrice di filmetti e mini serie TV per il gusto americano, non ha la minima idea del complicato, sofisticato e arguto arazzo della società toscana del 1300 rappresentato dal capolavoro della letteratura italiana in cui ha voluto intromettersi.

Il risultato è ciò che hanno definito “commedia dark in stile pop”. Si, ha preso lo spunto della peste fiorentina, paragonandola alla recente pandemia, ma l’insieme somiglia più a una parodia di qualche soap opera, di cui la Jordan è certo esperta, con il trionfo di un baccanale promiscuo di nobili e servitù che, fondamentalmente in stato etilico, si rotolano in un erotismo spiccio fra un turpiloquio e l’altro. Ovvero ingredienti con cui Hollywood si diletta da tempo, quando non ci affligge con arsenali bellici, bagni di sangue o invasioni aliene. Pare che l’ideatrice abbia voluto esprimere il divario fra oppressori e oppressi, ovvero i fenomeni sociali dovuti a forzata convivenza in caso di peste o pandemia. Be’, non c’era bisogno di scomodare Boccaccio. Il risultato è un polpettone che somiglia a un’orgia a base di vino, sesso e sopravvivenza. Politically correct Hollywood style (vedi gli interpreti “scuretti”) è pieno di battute scorrette, con frammenti delle novelle del Decamerone, di cui NON è un’ interpretazione: uno show, american style, dei temi trattati da Boccaccio, tipo amore e morte, contrasti sociali, religione, moralità, matrimonio, sfortuna etc. Solo che Boccaccio li tratta con vera innovazione,eleganza, arguzia. compassione, ironia sottile, sagacia e intelligenza, cose che la Jordan non pare possedere. Per scusarla, qualcuno asserisce che la sua miniserie tv susciterà la curiosità di leggere il Decameron originale, invece il nostro capolavoro letterario rischia di essere associato alla sua volgare parodia, per un pubblico che legge poco, beve tutto quel che passa la televisione e di livello culturale scarsino. Per alcuni questo The Decameron può risultare nuovo, spassoso e interessante, e magari Boccaccio stesso ci farebbe una risata sopra, ma resta il fatto che se Hollywood non sa più dove pescare, sarebbe meglio che evitasse di impantanarsi con soggetti di cui non è all’altezza.

 

Margherita CALDERONI

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